BOLOGNA .Presso la sede della sezione socialista Vancini di
Bologna si sono incontrati tanti socialisti provenienti da
diverse esperienze in circoli ed associazioni di base, al fine
di valutare la situazione politica a seguito dell’esito del
Referendum del 4 dicembre e della sentenza della Consulta del
25 gennaio, e per definire come procedere sul piano politico.I
compagni e le compagne ivi convenuti hanno affrontato le
suddette questioni con un dibattito ampio e partecipato e con
una serie di interventi di notevole livello.
E' stato sottolineato con forza come qualsiasi azione politica
socialista non possa prescindere dall'esito del referendum e
della sentenza e si è rilevato che contrariamente agli intenti
di chi voleva "rottamarla" la democrazia non solo deve essere
difesa ma "allargata". I
compagni e le compagne intervenuti convengono inoltre che una
autentica politica socialista non possa e non debba
prescindere dalla difesa dei diritti e dei bisogni di chi fa
del lavoro la propria ragione di vita, per contribuire
concretamente al governo del cambiamento che è in atto, e che
oggi significa solo indebolimento delle condizioni economiche
e sociali dei cittadini, secondo i principi di un’autentica
Giustizia Sociale, a partire dal sostegno ai referendum sui
voucher e sui subappalti.
Per superare le divisioni che hanno reso difficile la
costituzione di una forza di sinistra con una identità
chiaramente socialista, i compagni e le compagne socialisti
riuniti a Bologna avviano il processo per la definizione di
una nuova Proposta Socialista e lanciano un appello per
l’avvio di un forum permanente di confronto, sul modello dei
Comitati Socialisti per il NO, tra tutti coloro che si
richiamano all'idea del Socialismo democratico, laico,
libertario e riformatore nel XXI secolo, un possibile terreno
di incontro per la sinistra italiana ed europea, federalista e
internazionalista.
Bologna 4 febbraio 2017