C’è una drammatizzazione, come nel
1946, ma tutta ripiegata sulla quotidianità politica. E c’è un
popolo che non ha più fiducia nel futuro e nella politica».
Classe 1927, barese, figlio di un ferroviere antifascista,
temperamento anti-conformista durante tutta la sua militanza
socialista, Formica è uno dei pochi testimoni pienamente
consapevoli del 2 giugno 1946.
Nella campagna referendaria si
affacciarono caratteri poi permanenti, come l’ ambivalenza
della Dc: come si manifestò l’agnosticismo rispetto al
referendum?
«Ricordo che pochi giorni prima del 2
giugno il giovane Aldo Moro, candidato per la Dc alla
Costituente, fece un comizio a Palo del Colle, nella
bellissima piazza di quel paese, una bomboniera, nella quale
campeggiava un enorme palco. Sullo sfondo di quel palco c’era
una bandiera tricolore con lo stemma sabaudo...».
Un comizio sotto le insegne
sabaude: una sorpresa?
«Pochi giorni dopo
incontrai Moro in treno. Gli dissi.. [CONTINUA
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