Delbene:
è giunto il momento |
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In tre parole
possiamo riassumere quelli che sono gli elementi essenziali su cui
poggiare un nuovo progetto per il futuro: Politica, Stato
e Sovranità. Politica intesa
come: Stato inteso
come: Sovranità popolare e nazionale intese come origine e fondamento di ogni potere pubblico che deve necessariamente essere espressione del proprio popolo. Al contrario, oggi la politica è delegittimata e senza anima, sostituita da un generalizzato tecnocraticismo. La classe politica è quasi inesistente, incapace di comprendere e di costruire una propria visione del futuro. Lo stato è sminuito nella propria funzione, indicato spesso come superfluo e ritenuto da taluni “di troppo” in un mercato che deve essere “libero” e unica a fonte di verità. Sovranità
popolare e nazionale sono divenute sovranità di grandi poteri e
interessi finanziari, estranei al nostro paese, che decidono e nominano
la classe dirigente, scegliendola tra i “senza popolo” che
sono accondiscendenti e facilmente “manovrabili”. Non solo la
pretesa di determinare il nostro futuro, di individuare a chi
“svendere la nostra ricchezza”, ma addirittura di decidere a chi
destinare le “briciole” rimanenti. Diviene fondamentale riaffermare in primo luogo il necessario ruolo della politica, dello stato e i principi di sovranità popolare e nazionale. A seguire,
su questi necessari fondamenti, potremo costruire quella che è la
nuova e grande sfida del socialismo del nuovo millennio: combattere
i nuovi “padroni” che speculano sui nuovi “deboli”. Ieri i
padroni erano imprenditori senza scrupoli il cui solo interesse era il
proprio profitto. Oggi, anche
il mondo produttivo (economia reale) diviene una vittima senza difese.
Questo va ad aggiungersi non solo a chi non ha ottenuto una propria
emancipazione economica, ma a tutti coloro che hanno una diversa
cultura, un diverso colore della pelle, una diversa religione, una
diversa lingua, ecc.. I “diversi”, ovvero i nuovi
“deboli”. Consapevoli di quelle che sono quindi le basi essenziali e le grandi conquiste da perseguire, è necessario mettersi in gioco ( Stati uniti d’Europa, Stati Uniti del Mondo, Giustizia Sociale sono alcuni dei grandi obiettivi che abbiamo di fronte). Entrare in
campo oggi significa scegliere in quale metà del campo giocare:
con i tecnocrati, con le banche e con i grandi interessi finanziari, in
un paese senza stato e senza politica (vedi “montismo”), o
nell’altra metà, creando un’alternativa credibile che sappia
guardare lontano. Con tanti
compagni ed insieme ad uno dei padri nobili del socialismo italiano,
Rino Formica, abbiamo scelto! Abbiamo
scelto di stare con chi, come noi, ritiene necessario lottare per
riaffermare i “fondamenti” (politica, stato, sovranità)
e con chi, come noi,
vede nei grandi interessi finanziari
dei “mali” che vanno contrastati. Sabato e Domenica a Riccione abbiamo partecipato e abbiamo resa pubblica la nostra condivisione del Manifesto di Giulio Tremonti e la nostra “convergenza” sul neonato movimento “Avanti Insieme – Lista Lavoro e Libertà” . E’ nostro
dovere impegnare ogni energia disponibile! Da perdere non vi è nulla, se sapremo guardare al futuro e lottare per il bene del nostro paese e dei nostri figli! Daniele Delbene
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