Lettera di Rino Formica al Direttore del Foglio 18-10-2010
Caro Direttore, Nella parte ritenuta intoccabile della Carta Costituzionale (art.11) vi è la solenne affermazione che l’Italia ripudia la guerra. L’articolo 11 fu fortemente voluto dai socialisti con la tenace insistenza dell’on. Paolo Treves, erede della grande tradizione del pacifismo riformista. Cambiano i tempi e cambiano le sensibilità. Giuliano Amato sul “Sole 24 Ore” di domenica ci ha spiegato che la nostra Costituzione a ben leggerla non nega la guerra. Non so se convincerà i costituzionalisti, posso solo prevedere che non riuscirà a placare il vasto arcipelago dei pacifisti. Ritengo, invece, che il sottile ragionare in diritto di Amato possa dare una mano a Berlusconi perchè invochi il varo della legge prevista dal secondo capoverso dell’art.60 della Costituzione: “La
durata di ciascuna Camera
non può essere prorogata se non per legge e soltanto in casi di
Guerra”. La guerra in Afganistan ci aiuta a risolvere l’inutile querelle su leggi elettorali e scioglimento delle Camere. Con l’arma del diritto si può fare di tutto e di più! Fraterni saluti Rino Formica
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