Lettera di Rino Formica al Direttore del Foglio

4 Settembre 2010

Allora la politica era nel cervello, adesso è nelle viscere

 Al Direttore – Durante il mese di Agosto è esploso lo stupidario nazionale. Mi sono rifugiato nella lettura di vecchi testi legati allo scontro politico dei primi anni della vita repubblicana, e ho trovato tra l’altro su una rivista comunista del 1949 ( Critica Economica, diretta da Antonio Pesenti) una citazione riferita a altro periodo duro e aspro della storia nazionale (il 1925). La rivista di Pesenti nel recensire la grande indagine della Cgil su “ la struttura monopolistica in Italia” trovò il modo di citare Amendola e riportata nel volume “Inchiesta sulla Massoneria”, di Bodrero, mistico del fascismo. Amendola così si esprimeva: “ Vi sono qui da noi ( in Italia) colossali e taciti raggruppamenti particolaristici che vedrebbero, con somma gioia, lo sforzo concentrarsi in quell’unica direzione ( soppressione della Massoneria) e che è forse la direzione della minore resistenza. L’Italia è forse il paese più monopolizzato del mondo, tutto imprigionato, com’è, in una fitta rete di privilegi artificiali, causa di spostamento generale e di deficiente gerarchia, e sono privilegi politici, economici, doganali, bancari. Io non credo che la campagna contro la Massoneria possa giustificare nell’ora attuale la dimenticanza di altri problemi, secondo me più essenziali per la riorganizzazione della vita pubblica italiana”. Commento della rivista di Pesenti: “Quanta verità e quanto valore profetico in quelle parole! “. Questa lettura, ma soprattutto il commento entusiastico della rivista comunista del 1949, vorrei segnalare alla brigata dei commentatori politici da spiaggia che hanno duellato con il signor Verdini a proposito di P3. Ma allora la politica era nel cervello, oggi è nelle viscere. 

Rino Formica